1. Come scegliere la stoffa: Aida o Lino/tessitura regolare?

Generalmente, si impara prima a fare il punto croce sull'aida e dopo si impara a ricamare sul lino o altri tessuti a tessitura regolare. La maggior parte delle persone che sa lavorare sul lino lo preferisce alla tela aida. Come sempre, tuttavia, e' una questione di gusto personale.
Una stoffa a tessitura regolare e' qualsiasi stoffa che ha lo stesso numero di fili per pollice in entrambe le direzioni (orizzontale e verticale). I singoli fili possono non essere della stessa consistenza (lo si puo' vedere nel lino), ma il numero di fili e' lo stesso.
La maggior parte dei tessuti a tessitura regolare non sono cosi' rigidi come l'aida. Questo puo' essere un punto a favore o a sfavore, dipende dalle preferenze. La differenza di rigidita' non e' di solito influente quando la stoffa e' tenuta tesa da telai a rullo o a cornice.
Sull'aida si ricama una X per quadrato, mentre sul lino e sugli altri tessuti a tessitura regolare si lavora generalmente su due fili. Questo significa che un disegno su un lino "28 count" (28 fili per pollice - 11 fili per cm.) o su aida "14 count" (14 quadrati per pollice - aida 55) ha la stessa dimensione.
Vedi la sezione 18. Ricamare su Lino e altre stoffe a tessitura regolare per una spiegazione piu' dettagliata del ricamo su due fili.
Le parti di croce (1/4 e 3/4) sono molto piu' facili da fare sui tessuti a tessitura regolare. Sull'aida, l'ago deve bucare nel mezzo del piccolo quadrato per completare il punto. Questo puo' essere reso più semplice usando un ago di piccole dimensioni (numero 26 o 28). Sui tessuti a tessitura regolare non è necessario alcun buco, poiché l'ago passa semplicemente tra due fili.
Alcune persone trovano piu' facile vedere i buchi sul lino e altre stoffe a tessitura regolare mentre ricamano, altre trovano più facile l'Aida.
Anche l'aspetto della stoffa nello sfondo puo' essere preso in considerazione quando si sceglie la stoffa. Dovrebbero essere considerati sia l'aspetto della superficie che il colore.
L'aida e' generalmente meno costosa. A prescindere dal tipo di stoffa scelta per il lavoro, sarebbe bene scegliere sempre la miglior qualita' che ci si puo' permettere.

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2. Come scegliere il filato

Alcuni schemi suggeriscono che tipo e che colore di filato utilizzare. Ci sono dei casi però in cui si preferisce selezionare da soli il filato.

Considera la possibilita' di utilizzare i molti nuovi tipi di filato che sono ora disponibili, come quelli metallizzati e le sete tinte a mano. Tieni sempre in mente la destinazione finale di qualsiasi cosa tu stia ricamando. Ad esempio, non usare una seta non resistente al lavaggio su un bavagliolo per bambini.

Se e' un disegno geometrico o una immagine semplice senza ombreggiatura, puoi sostituire i colori come preferisci. Una attenzione maggiore e' richiesta per immagini complesse. Confronta i valori del vecchio e del nuovo insieme di colori per assicurarti che siano gli stessi. Puoi farlo guardando i fili attraverso vetro o cellophane rossi, o fotocopiandoli in bianco e nero.

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3. Come scegliere l'ago

I punti di ricamo a fili contati dovrebbero essere fatti con un ago da tappezzeria. Gli aghi da tappezzeria hanno le punte spuntate e crune più larghe degli aghi da cucito. Le punte spuntate evitano che l'ago fori i fili della stoffa.
Questi aghi sono disponibili in diverse misure. Un numero più alto indica un ago più piccolo. Per il punto croce si utilizzano normalmente gli aghi numero 22, 24, 26 o 28.
Una regola tradizionale dice che si dovrebbe utilizzare un ago 22 se la stoffa è un 14 count (14 fori per pollice, ovvero circa 55 fori in 10 cm) o meno, un 24 o 26 se la stoffa è un 16-18 count (equivalente all'aida 65-72), e un ago 28 se la stoffa è più fina di un 18 count. La maggior parte della gente ignora questa regola e usa l'ago con cui si trova meglio.
Anche la grossezza del filato e il numero di capi utilizzati può influenzare la scelta della misura dell'ago.
La solita "regola" vige: trovate una misura che vi piace.

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5. Come preparare la stoffa

Tagliare la cimosa. Molte persone raccomandano di ricamare un progetto in maniera tale che l'ordito vada dall'alto in basso, con la cimosa a lato.
Tagliare la stoffa a misura per il progetto. Lasciare un eccesso di 3 o 4 pollici (dai 7,5 ai 10 cm) su ciascun lato.
Prelavare le stoffe molto scure o di colore rosso intenso per essere sicuri che il colore non stinga. Risciacquare fino a quando l'acqua è pulita. Ovviamente, questo non va fatto se sapete che la stoffa è stata tinta con una tintura che non regge al lavaggio.
Se ci sono pieghe, assicurarsi che scompaiano. Risciacquare o stirare la stoffa.
Preparare i bordi della stoffa per prevenire lo sfilacciamento.

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6. Telaio o in mano?

La regola tradizionale dice: ricama sull'aida con un telaio e ricama sul lino "in mano".
Alcune persone trovano piu' facile controllare la tensione della gugliata con un metodo, altre si trovano meglio con un altro. La cosa piu' importante da ricordare e' di usare quello con cui ci si trova meglio.
Vantaggi del ricamo "in mano":

  • Non ci si deve preoccupare di rovinare le crocette gia' fatte o di lasciare segni sulla stoffa.

  • Il progetto e' piu' facilmente trasportabile, senza il peso e l'ingombro dei telai.

  • Alcune persone amano sentire la stoffa tra le proprie mani; è parte del piacere del ricamo.

Vantaggi del telaio:

  • Può tenere la stoffa ben tesa, per chi preferisce così; Può essere utilizzato con la stoffa un pò morbida, per chi preferisce il sewing method.

  • Una maggior porzione di stoffa è visibile, rispetto a quando viene tenuta in mano.

  • La maggior parte dei telai puo' essere utilizzata con i sostegni da tavolo o da terra. I sostegni permettono di ricamare a due mani, dove una mano e' tenuta sopra e l'altra sotto il progetto. I telai di buona qualita' sono a tutti gli effetti dei bei pezzi di arredamento, e tengono in vista il lavoro corrente.

  • Anche le persone che hanno difficolta' a reggere i lavori per lunghi periodi di tempo possono trovare utili i supporti, in quanto li aiutano a evitare o ridurre gli effetti di tendiniti, artriti e crampi.

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7. La lunghezza della gugliata

Il filo dovrebbe essere tagliato ad una lunghezza di circa 18 o 20 pollici (45 o 50 cm), o il doppio se il filo sarà doppiato per il metodo del cappio. Alcune persone utilizzano la lunghezza del braccio quando devono fare il cappio.
I fili metallizzati, o comunque qualsiasi fibra con una superficie molto ruvida, dovrebbero essere tagliati un po' più corti. Aiuta a prevenire lo sfilacciamento.
Molte persone preferiscono dividere il filo nei diversi capi, per poi ricombinarli. Questo e' noto come lo "stripping" del filato. C'è meno attorcigliamento e annodamento, e le croci vengono piu' piatte. Per separare un filo dagli altri, prendi la punta del filo tra il pollice e l'indice. Tirare verso il basso tutti i fili rimanenti con l'altro pollice e indice. Sembrerà che si formi un nodo. Bisogna avere fede. Tutto riesce alla perfezione.

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8. Il numero di capi

Il numero di capi di filato da utilizzare è, come molte cose nel punto croce, aperto alle scelte personali. Tradizionalmente, una certa parte della stoffa dovrebbe essere visibile. Comunque, alcune persone preferiscono un aspetto pieno, ben coperto.
Alcune scelte comuni sono:

  • due o tre capi per stoffe con 14 punti per pollice (55 in 10 cm);

  • due capi per stoffe con 18 punti per pollice (70 in 10 cm);

  • tre o quattro capi per stoffe con 11 punti per pollice (44 in 10 cm).

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9. Dove iniziare a ricamare

Qual è la posizione giusta da cui partire?
Mentre il disegno deve essere necessariamente centrato, il punto dove si inizia a ricamare è a scelta della ricamatrice.
Qui ci sono diverse scuole di pensiero.

  • Lasciare che sia il disegno stesso a suggerire il punto d'inizio. Ogni disegno ha un suo punto migliore per iniziare.

  • Iniziare nel mezzo. Questo rende molto semplice assicurarsi che ogni cosa sia centrata. Il centro del disegno è anche molto spesso più interessante da ricamare.

  • Il punto d'inizio dipende dalla direzione in cui si ricama. Bisogna cercare di trovarsi con l'ago che viene su con il minor numero possibile di croci già fatte vicine, e va giù con il maggior numero possibile. Per esempio, qualcuno che ricama cosi':

  •         /////XXXX

    dovrebbe iniziare nell'angolo superiore sinistro del disegno:

            XXXXXXXXX
            ////XXXXX

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10. Come iniziare una gugliata

Qui una regola sicura: non annodare il filo. Un'eccezione può essere fatta in casi speciali, come una croce isolata senza altri punti vicini nel disegno.

  • I nodi possono creare irregolarità e protuberanze sul diritto quando il lavoro è incorniciato.

  • I nodi possono intrappolare il filo mentre si ricama.

  • I nodi possono causare una tensione irregolare del filo e distorcere la stoffa.

  • I nodi possono saltar fuori sul davanti del lavoro, specialmente su una stoffa con tessitura rada.

  • I nodi sono più difficili da disfare se viene commesso un errore.

  • I nodi danno un aspetto disordinato al rovescio. Una buona regola generale è che un dietro ordinato significa anche un davanti di migliore aspetto.

Così, cosa si dovrebbe fare? Ci sono diversi metodi elencati qui sotto.
Molta gente ne usa più di uno, lasciando che siano le circostanze a determinare la scelta.

Scorrimento sotto i punti

Far scorrere il filo sotto 4 o 5 punti sul rovescio, se sono nelle immediate vicinanze del punto dove si deve iniziare. Si può scegliere di fare anche un sopraggitto dopo il secondo o terzo punto sotto i quali si scorre: questo aiuta a fissare il filo. Talvolta i colori scuri si scorgono quando sono fissati sotto colori più chiari. Assicuratevi che questo non accada.
Una variante: se ricamate in maniera tale che sul dietro rimangono solo linee verticali, provate a fare un sopraggitto o a intrecciare in su (o giù) alcuni di questi punti verticali. Questa tecnica dà ottimi risultati per un dietro ordinato.

Metodo del cappio

Il metodo del cappio funziona solo con un numero pari di capi.
Per due capi, iniziate con un filo lungo, circa 36 o 40 pollici (circa 90 o 100 cm). Piegatelo nel mezzo. Infilate l'ago così che le due estremità siano la coda, vicino all'ago, e il "cappio" sia l'estremità più lontana dall'ago. Iniziate il punto con l'estremita' del "cappio" un po' sotto la stoffa. Quando l'ago ritorna giu' nel lato inferiore, infilatelo tra il cappio e la stoffa, e tirate gentilmente.

Nodo a perdere senza nodi

Iniziate con il filo sul lato superiore, a uno o due pollici (da 2,5 a 5 cm) di distanza da dove volete iniziare a ricamare. Lasciate una coda di filo sul lato superiore.
Se piazzate accuratamente la coda prima di iniziare, questa verrà ricoperta sul dietro man mano che ricamate i punti. Quando avrete finito alcuni punti, tirate sul dietro la coda che rimane. Infilatela sotto alcuni nuovi punti, se serve.

Nodo a perdere

E' simile al metodo senza nodi descritto precedentemente. La differenza è che la coda che rimane sul davanti è annodata, in modo che agisca come un'ancora: iniziate la gugliata sul davanti. Dovrebbe iniziare più lontano dal punto da ricamare rispetto al metodo precedente, poiché la coda e il nodo sul davanti verranno tagliati quando i punti sono stati ricamati.
Se piazzate accuratamente la coda prima di iniziare, questa verrà ricoperta sul dietro man mano che ricamate i punti. L'eventuale coda rimanente sul dietro viene infilata sotto i nuovi punti, se serve.

Nodo a perdere lontano

E' simile al metodo del nodo a perdere descritto prima. La coda sul davanti è annodata, per agire come un'ancora. Iniziare la gugliata dal diritto. Dovrebbe essere piazzata fuori dalla zona da ricamare, così che la coda non viene coperta mentre si ricama. In un tempo successivo, il nodo sul davanti viene tagliato, e la coda rimanente sul dietro viene fatta scorrere sotto i punti esistenti. Un nodo a perdere lontano dà maggior controllo sulla tensione del filo e su come i primi e gli ultimi punti appaiono davanti.

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11. Come fare la croce

Regola: tutte le crocette devono andare nella stessa direzione. Non importa se la mezza croce inferiore è "/" e quella superiore e' "\" o viceversa. Bisogna semplicemente assicurarsi che ogni croce nel lavoro sia fatta nello stesso modo. (Per essere perfettamente onesti, ci sono delle eccezioni a questa regola, come i 3/4 di croce.)
Le ricamatrici che usano il metodo tradizionale completano ciascuna X man mano che procedono:

XXXXXXXX

Le ricamatrici che usano il metodo danese fanno prima le mezze croci inferiori, quindi completano le X nel ritorno:

////XXXX

Molte persone utilizzano un misto tra le due tecniche. Esse usano il metodo danese per la maggior parte dei punti, ma occasionamente fanno croci isolate come una completa X.
Un'altra scuola raccomanda di fare le righe con il metodo danese e le colonne con il metodo tradizionale. In questo modo sul dietro del lavoro si ottengono trattini verticali.
Apparentemente, alcuni imparaticci antichi che sono stati fatti con il metodo tradizionale sono sopravvissuti fino a oggi perchè la X tiene unita la stoffa, e la fibra stessa che forma la X è meno soggetta a consumo.
Il metodo "una-croce-alla-volta" funziona bene quando si ricama sopra un solo filo, anziché gli abituali due, perché aiuta ad impedire che il filo scompaia dietro la stoffa.
Molte persone trovano il metodo danese più veloce, e che causi meno confusione nel determinare la posizione corrente.
Scegliete il metodo che vi piace, preferibilmente uno con cui il dietro appaia ordinato. Anche se un dietro ordinato non è necessario per un buon aspetto frontale del lavoro, normalmente aiuta.

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12. Parti di croce (1/4 o 3/4)

Le croci parziali (1/4, 1/2 e 3/4) sono semplicemente delle croci con dei bracci mancanti. Sono utilizzate per creare degli aspetti arrotondati a un disegno (1/4 e 3/4) o un aspetto irreale, immateriale (1/2).
Le croci parziali (1/4 e 3/4) possono essere molto più facili da fare sul lino o altri tessuti a tessitura regolare. Sull'aida, l'ago deve forare nel mezzo del piccolo quadrato centrale per completare il punto. Questa operazione può essere agevolata utilizzando un ago di piccole dimensioni (n. 26 o 28).
Sul lino non e' necessaria nessuna "foratura", poiché l'ago scorre semplicemente tra due fili.
1/4 di punto è fatto partendo da un angolo del quadrato e puntando l'ago nel mezzo.
3/4 di punto è fatto perlopiù ricamando prima il braccio corto, come un 1/4 di punto, e quindi completandolo con un 1/2 punto per fare le altre due braccia. Notate che questa è una eccezione alla regola che tutte le croci devono andare nella stessa direzione, poiché il braccio lungo del punto può andare indifferentemente "/" o "\". Ci sono alcune occasioni in cui le persone preferiscono scegliere di fare prima il 1/2 punto e quindi di ancorarlo con il 1/4 di punto, al fine di raggiungere un certo effetto.
Spesso, 1/4 di punto e 3/4 di punto condividono un singolo quadretto. Questo significa che una decisione è lasciata alla ricamatrice: quale parte è l'1/4 e quale il 3/4?
La decisione spetta alla ricamatrice. Qui elenchiamo diversi metodi, ognuno dei quali fornisce un diverso aspetto.

  • Se c'è del punto scritto a dividere le due parti, ricama due 1/4 di punto e lascia che sia il punto scritto a dividerli.

  • Determina quale parte è lo sfondo del disegno, e ricama da quella parte 3/4 di punto (una eccezione può essere fatta per i dettagli molto piccoli). Il punto scritto, se c'è, può essere fatto sopra o all'esterno del braccio lungo del punto.

  • Se nessuna delle due parti fa parte dello sfondo, fai 1/4 di punto con il colore che viene ricamato per primo. Completa con 3/4 di punto quando ricami con il secondo colore.

  • Fai due 3/4 di punto.

Alcune volte uno schema prevede che una intera zona sia riempita con 1/2 punti invece di croci intere. Se non ci sono precise istruzioni, è lasciato alla ricamatrice il compito di decidere la direzione dei 1/2 punti (se uguali alle mezze croci inferiori o alle mezze croci superiori).
Le mezze croci "inferiori" sono piu' intuitive per alcune persone.
Le mezze croci "superiori" tendono a confondersi meglio con lo sfondo, cosa che potrebbe essere l'effetto voluto.
Talvolta è il disegno stesso a rendere ovvia una determinata direzione. Per esempio, i 1/2 punti utilizzati per rappresentare le penne in un'ala dovrebbero probabilmente seguire l'inclinazione delle penne stesse.

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13. Spostamenti con il filo

Se non ci sono zone da ricamare tra due punti, si possono fare spostamenti senza affrancare il filo, ma solo per brevi distanze. Questo significa 3 o 4 quadretti sull'aida o 4 fili sul lino.
Il filo può essere spostato per distanze maggiori se la zona tra i due punti è stata ricamata. Quanto distante? Questo dipende da quanto sono relativamente scuri i colori. Lo spostamento del filo dovrebbe essere passato sotto i punti esistenti, ma talvolta i colori scuri traspaiono quando vengono passati sotto colori chiari. Accertatevi che questo non accada. Anche nelle migliori condizioni, probabilmente non dovreste spostare il filo per più di 5 o 6 punti.
Provate a pianificare il vostro lavoro, cosi' che non sia necessario spostarsi molto lontano per fare la prossima croce.
Cosa succede se un disegno ha delle croci isolate senza altri punti vicini? Immaginate un disegno che rappresenti i fiocchi di neve con crocette singole e sparpagliate. E richiede che ogni croce venga fatta con tre capi di filo bianco su una stoffa scura. Provate a viaggiare di croce in croce, ma il filo bianco si vede attraverso la stoffa. Cosa fare?
Provate icosì: usate un capo solo di filo, ma ricamate la prima metà del punto tre volte. Ora avete terminato la prima barra, con tre capi. Fate lo stesso per la seconda metà del punto. Quando vi sposterete verso il prossimo punto, un filo singolo sul retro non sarà altrettanto visibile di tre fili.
Oppure usate i nodi: usate un capo solo per fare il punto come descritto sopra. Quindi prendete le due estremità del filo, annodatele per fissare il punto e tagliate le estremità. Un nodo fatto con un singolo capo non sarà molto grande e non dovrebbe creare irregolarità sul davanti. Se prevedete di presentare il ricamo ad un concorso, non fate nodi.

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14. Come fermare la gugliata

Non sorprendentemente, le tecniche per fermare la gugliata ricordano quelle per iniziarla.
Regola: non annodare il filo. Un buon metodo è quello di far scorrere il filo sotto 4 o 5 punti sul rovescio. Si puoò scegliere di fare un sopraggitto intorno ad uno dei punti sotto ai quali si sta scorrendo. Questo aiuta a bloccare il filo.
Talvolta i colori scuri traspaiono quando sono passati sotto a quelli piu' chiari. Assicuratevi che questo non accada.
Se ricamate in maniera che sul rovescio ci siano solo trattini verticali, provate a fare un sopraggitto o tessere in su (o in giu) per alcuni di questi punti verticali. Questa tecnica aiuta ad avere un rovescio dall'aspetto molto ordinato.

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15. Il punto scritto

Il punto scritto andrebbe fatto dopo che tutte le croci della zona sono state completate. Il numero di fili da utilizzare è indicato normalmente nelle istruzioni, e il caso più comune è di un filo solo.
Il punto scritto può essere fatto da sinistra a destra, da destra a sinistra, dall'alto in basso, dal basso in alto, o anche in diagonale. Tutto dipende da dove le evidenziazioni vanno fatte. Un punto scritto da sinistra a destra verrra' fatto in questo modo (su nei numeri dispari, e giu' nei numeri pari):

                   o-----o-----o-----o-----o
                   2     1     3     5     7
                         4     6     8

Per fare un angolo senza lasciare una diagonale sul rovescio: (su nei numeri dispari e giu' nei numeri pari)

                                     o 7
                                     |
                                     |
                                     |
                                     o 6 8
                                     |
                                     |
                                     |
                         o-----o-----o
                         2     1     3
                               4     5

Alcune persone preferiscono la doppia filza. Questo e' vero in particolar modo se il punto scritto le lascerebbe con il filo in mezzo al niente. Per fare una doppia filza, andate avanti facendo un punto si e uno no (su nei numeri dispari e giu' nei numeri pari):

                  o-----o     o-----o     o-----o
                  1     2     3     4     5     6

quindi tornate indietro, riempendo i vuoti:

                  o-----o-----o-----o-----o-----o
                  11    10    9     8     7

Per impedire che la linea appaia ondeggiante, siate regolari nel viaggio di ritorno. Venite su sempre su un lato del punto gia' esistente, e andate giu' sempre sull'altro lato. Ad esempio, venite su al di sopra del punto 7 e andate sotto al di sotto del punto 8.

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16. Come prevenire attorcigliamenti e nodi

Fate lo stripping: ossia dovete dividere il filato nei fili individuali e quindi ricombinarli. Così ci sono meno attorcigliamenti e nodi, e le croci risultano più piatte. Per separare un filo dagli altri, prendi la punta del filo tra il pollice e l'indice. Tirare verso il basso tutti i fili rimanenti con l'altro pollice e indice. Sembrerà che si formi un nodo. Bisogna avere fede. Tutto riesce alla perfezione.
Fate scorrere ogni singolo filo su una spugna umida appena prima di utilizzarlo. Questo fa stare il filo molto più liscio e piatto. Ricordate: alcune fibre, come la seta, non devono essere inumidite.
Se sapete in quale direzione tendete ad attorcigliare il filo, fate una piccola torsione nella direzione opposta dopo ogni punto.
Provate ad infilare l'ago con l'estremita' "giusta" del filo.
Lasciate penzolare l'ago con una certa frequenza in modo che si disattorcigli.

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16.1. Il metodo dei binari

Potete utilizzare questa tecnica per prevenire l'attorcigliamento: quando si fa la meta' superiore della croce, si tira l'ago e il filo sul davanti del lavoro per iniziare il punto nel solito modo. Quindi si mette la punta dell'ago tra i due capi giusto dove essi escono dalla stoffa, in modo che l'ago punti nella direzione in cui deve andare per completare la croce, e portatelo a finire il punto.
Il pallino nello schema indica dove l'ago andrà infilato per completare il punto.

           
            o         //
                     //
                    //     <--- prima meta' del punto
                   //
                  //
                 //
                //
               //
              //     \     <--- punta dell'ago
             //       \ 
            //         \_________
                      / \        \
                     /   \       |     <--- filo
                    |     \      |
                    |      \     |
                    |       \    |
                    |        O    \     
                    |        ||    \                            
                    |        ||     \                            
                    \        ||      \___________              
                     \__________________________ \              
                             ||                 ||              
                             ||                 ||              
                             ||                 ||              
                             \\_________________//               
                              \_________________/

Nel caso in cui il grafico precedente non sia comprensibile, qui c'e' una ulteriore descrizione.

Qui c'e' dell'ascii art per iniziare:

                                #

                           x



                    o 

Porta l'ago sul davanti della stoffa nel punto "o". L'ago andrà sul dietro del lavoro nel punto "x", ma non fare ancora nulla.
Prendi il filo che viene fuori da "o" e disponilo sulla superficie del lavoro. Metti le dita sul punto "#" sui due fili e tienili sulla superficie del lavoro. I fili dovrebbero giacere da "o" a "#", attraversando il punto "x". Immagina che siano due mazze da golf che giacciono parallele su ciascun lato della buca (la "buca" in questa analogia e' la "x").
Tenendo le dita su "#", punta l'ago in "x" tra i fili. Leva le dita da "#".
Ora tira tutto il filo sul dietro. Vedrai che i due fili giacciono perfettamente paralleli.
Il railroading elimina l'attorcigliamento nel filato, facendo sì che le croci giacciano in maniera molto bella perché i due fili sono completamente paralleli. L'attorcigliamento nel filato è in effetti trasferito piu' in avanti nel filo, così si dovrà disattorcigliarlo un po' più spesso rispetto a quanto lo si farebbe quando non si fa il railroading. Con questo intendo che bisogna lasciare penzolare l'ago dal di sotto del lavoro.
Il railroading rende anche la superficie del lavoro più piatta, migliora la copertura del filato, e (alcuni dicono) massimizza la quantità di luce riflessa dal filato.
Il railroading aggiunge tempo ad ogni punto. Quelle che ricamano nelle competizioni applicano sempre il railroading. I giudici notano la differenza.
Una scorciatoia è quella di fare il railroading solo sulla metà superiore della croce, poichè questa è quella che si vede più chiaramente, sebbene alcune ricamatrici dicano che possono vedere chiaramente anche la metà inferiore del punto.
Fate una prova. Fate una fila o due di punti senza il railroading, e alcune con il railroading applicato sia sotto che sopra. Vedrete una differenza significativa. Ora fate una riga con il railroading applicato solo sopra. Cosa ne pensate? C'è una differenza abbastanza significativa da meritare il tempo extra?
Ci si abitua al railroading, e diventa una seconda natura, ma aggiunge un sacco di tempo per finire il progetto. Sta a voi decidere se il risultato vale il tempo extra. Come ho detto prima, i giudici sembrano sapere la differenza!


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16.2 Strumenti per distendere

Un laying tool può aiutare a tenere i fili non attorcigliati quando si ricama con più capi di filo o altre fibre. Per utilizzarli ci vuole una mano libera, quindi aiuta molto avere il lavoro in un telaio con supporto.
Molte cose possono essere utilizzate come strumenti per distendere i punti: un ago da tappezzeria molto grosso, un ferro da maglia molto piccolo, un "trolley needle", o anche un vero e proprio laying tool.
Iniziate il punto tirando l'ago e il filo sul davanti come il solido. Leggermente tirate il filo allontanandolo dalla direzione del punto. Usate lo strumento per lisciare il filo contro la stoffa vicino a dove il filo emerge dalla stoffa. Questo dovrebbe far sì che i capi giacciano piatti e paralleli. Completate questa parte del punto puntando l'ago nella stoffa e tirandolo dal rovescio come il solito. Come tirate il filo verso il dietro, usate lo strumento per tenere una piccola tensione nel filo. Questo manterrà i fili appena lisciati paralleli.

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17. Dove sono arrivata?

Ci sono diversi modi di tenere traccia di dove si e' arrivati:

  • Marcate con un evidenziatore o con un pennarello le diverse parti sullo schema man mano che le finite.

  • Colorate l'intero disegno prima di iniziare a ricamare, usando colori diversi per ogni simbolo. I colori non devono necessariamente essere simili ai colori del filo.

  • Usando gli evidenziatori, utilizzo il giallo per marcare i simboli del colore che sto per iniziare a ricamare. Ho il totale di ogni simbolo nelle informazioni dello schema, così conto man mano che coloro, in modo da essere sicura di colorarli tutti. Questo mi permette di pianificare il percorso migliore che posso ottenere attraverso lo schema. Come completo questi punti, ripasso il giallo con un evidenziatore rosa. Ora quando guardo lo schema, tutto quello che è arancione è completato.

  • Laminate lo schema con carta adesiva trasparente. Segnate le parti man mano che le finite con un pennarello cancellabile a punta fine. Lo schema puo' essere ripulito con un tovagliolo di carta quando avete finito.

  • Mettete lo schema su un piano di metallo e usate un segnalino magnetico che può essere spostato in giro man mano che ricamate. Una variante è quella di utilizzare strisce di plastica su lavagnette non magnetiche.

  • Usate bigliettini Post-It. Sono facilmente spostabili e trasportabili.

  • Imbastite una griglia sulla stoffa. Ad alcune persone piace la griglia di 10x10 punti. Altre usano semplicemente una riga orizzontale e una verticale che attraversano il centro. Una variante è quella di imbastire un piccolo "righello" vicino al bordo della stoffa, al di fuori dell'area del ricamo. Fate attenzione ad utilizzare un filo di colore che non contrasti troppo con la stoffa, nel caso in cui l'imbastitura si lasci dietro piccoli residui pelosi. Usate un filo che non venga forato dall'ago così che possa essere tirato fuori facilmente quando avete finito. Alcune persone trovano che i fili da quilting vadano bene. Potete estrarre il filo quando lo raggiungete, o ricamarci sopra e tirarlo fuori più tardi. Fate delle prove per scoprire quale metodo va meglio per voi.

  • Contate due volte. Contate da due punti diversi.

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18. Ricamare su lino

Il lino può essere a tessitura regolare o meno. Talvolta il lino a tessitura non regolare è utilizzato per riprodurre i vecchi imparaticci.
Altri tessuti a tessitura regolare sono composti di cotone, fibre sintetiche e misti.
La regola tradizionale dice di ricamare sull'aida con un telaio e sul lino e gli altri tessuti a tessitura regolare "in mano". Nella pratica, la gente fa quello con cui si trova meglio.
I tessuti a tessitura regolare si lavorano di solito su due fili. Questo significa che un disegno fatto su un lino "28 count" (28 fili per pollice - 11 fili per cm.) ha la stessa dimensione se lavorato su una aida "14 count" (14 quadretti per pollice - aida 55).
Le ricamatrici che hanno molta pratica di ricamo sul lino raccomandano di iniziare vicino a un filo verticale. E' piu' semplice spiegarlo con un disegno.
Se inizi la tua X con questa diagonale: "/", allora...

             | |      | | Y 
        --------------| |---
        --------------| |---
             | |      | |  
             | |      | |
             | |      | |   
             | |      | | 
             | |      | |
        -----| |------------
        -----| |------------
           X | |      | | 
             | |      | |

...vieni su con l'ago in X e vai giu' in Y (o viceversa).

Se invece inizi la tua X con questa diagonale: "\", allora...

           X | |      | | 
        -----| |------------
        -----| |------------
             | |      | |
             | |      | |
             | |      | | 
             | |      | | 
             | |      | |
        --------------| |---
        --------------| |---
             | |      | | Y
             | |      | |

I motivi per iniziare vicino ad un filo verticale:

  • le croci iniziate vicine a dei fili orizzontali talvolta non hanno un aspetto altrettanto bello, e possono scivolare al di sotto;

  • iniziando vicino ad un filo verticale rende molto piu' facile accorgersi quando per sbaglio si va sopra 1 o 3 fili.

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19. Ricamo su un filo

Con ricamo su un filo si intende il ricamare un disegno su lino o altre stoffe a tessitura regolare su un filo di tessuto. Questo è fatto spesso con un solo capo di filato, ossia "uno su uno".
Nella sezione precedente, abbiamo visto che un disegno ricamato su due fili su un lino 28 count (28 fili per pollice) ha la stessa dimensione che sulla aida 14 count (14 croci per pollice). Ma ricamando su un filo su un lino 28 count abbiamo una immagine la cui dimensione è solo 1/4 delle precedenti.
Un problema può essere causato dalle croci che scivolano sul lato sbagliato della stoffa. Questo accade più raramente se ogni croce viene completata prima di iniziare la successiva. Ci sono anche altre tecniche aggiuntive per prevenire questo problema. Due di esse sono descritte di seguito.
Nello schema successivo, venire su attraverso la stoffa nei numeri dispari e scendere sotto nei numeri pari.
Ogni croce va sopra una intersezione dei fili della stoffa. Ogni intersezione nella stoffa ha un filo orizzontale o verticale sopra.
Supponiamo che la prima metà della prima croce venga fatta venendo su nell'"1" e andando giu' nel "2". Il punto sta venendo sopra ad un filo orizzontale della stoffa. A causa di ciò, si dovrebbe andare orizzontalmente al di sotto per trovare il buco iniziale per la seconda metà della croce. Così, si viene su nel "3" e giu' nel "4".
Facciamo la prima metà del punto successivo. Poiché prima si e' andati giu' nel "4", ora si deve venire su nel "5" e giù nel "6". Il punto viene sopra ad un filo verticale della stoffa. Perciò, si dovrebbe andare verticalmente al di sotto per trovare il buco iniziale per la seconda meta' della croce. Così, si viene su nel "7" e giu' nell'"8".

   
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |       | |       | |       | |       | |
        ---------------| |-----------------| |-----------------
        ---------------| |-----------------| |-----------------
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |  3    | |  2/7  | |  5/12 | | 9/16  | |  14
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |       | |       | |       | |       | |
        -----| |-----------------| |-----------------| |-------
        -----| |-----------------| |-----------------| |-------
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |  1    | |  4/6  | | 8/10  | | 11/13 | |  15
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |       | |       | |       | |       | |
        ---------------| |-----------------| |-----------------
        ---------------| |-----------------| |-----------------
             | |       | |       | |       | |       | |
             | |       | |       | |       | |       | |

Un secondo metodo usa il metodo danese ossia fare prima le metà croci inferiori lungo una riga, e poi completare le croci nel ritorno.
In questi schemi, si viene su nei numeri dispari e si va giù nei numeri pari.
Nell'andata:

            

                 1    3    5
                /    /    /
               /    /    /
              /    /    /
             /    /    /
            /    /    /
           2    4    6

e nel ritorno, per completare le croci:

          5    3    1
           \    \    \
            \    \    \
             \    \    \
              \    \    \
               \    \    \
                6    4    2

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20. Combinazione di fili (tweeding)

Con "tweeding" ci si riferisce all'uso di due o più colori di filato nello stesso tempo (infilati insieme nell'ago).
Come dovrebbero giacere i due colori in relazione l'uno all'altro è lasciato alla scelta personale. Alcune persone preferiscono avere un aspetto uguale per ogni punto. Altre lasceranno invece "cadere" ogni colore come capita, da punto a punto.

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21. Usare filati sfumati

Il filo sfumato e' utilizzato per creare effetti interessanti e disegni particolari. Sebbene si sia sempre liberi di fare come ci si sente in vena, ci sono alcuni approcci piu' metodici. Il seguente e' un metodo, ma non e' sicuramente l'unico.
Sciogliete il filo dalla matassina e arrotolatelo per la lunghezza su una stecca da una yarda (circa 91,5 cm). Quelli che vivono in paesi con il sistema metrico decimale dovrebbero tagliar via qualche centrimetro dall'estremita' di una stecca da un metro.
Accuratamente tagliate il filo nel mezzo e a ciascuna estremità, ottenendo quattro gruppi di filo. Due gruppi dovrebbero essere più chiari, e due più scuri, globalmente. Unite i due gruppi più chiari insieme e considerateli come un gruppo solo. Fate lo stesso con i due gruppi più scuri. Quando ricamate il disegno, completate ogni X man mano che procedete.

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22. Il punto nodini

Il punto nodini. Si incontra i molti schemi di punto croce. Per fare un punto nodini:

  • portate sul davanti del lavoro l'ago e il filo nel punto dove bisogna fare il nodino

  • puntate l'ago nella stoffa a una piccola distanza da dove è uscito. Non tirate tutto l'ago sul rovescio. Sul lino, la distanza sarà di un filo. Sull'aida, puntate l'ago nel quadratino vicino.

  • avvolgete il filo due volte attorno all'ago, e tiratelo

  • continuando a tenerlo teso, fate scivolare i due avvolgimenti giù lungo l'ago fino a che sono contro la stoffa. A questo punto, dovrebbe assomigliare ad un nodino con l'ago che lo attraversa

  • tenendo il nodo stretto, finite di tirare l'ago e il filo rimanente sul rovescio della stoffa.

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23. Perline

Sta diventando sempre più comune nei disegni l'utilizzo di perline. Le perline andrebbero attaccate dopo che il punto croce e il punto scritto sono terminati.
Il filato può essere filo per perline, filo uguale al colore della perlina, filo uguale al colore della stoffa o qualsiasi tipo di filo trasparente. Ognuno di questi produrrà un effetto diverso, con un filo chiaro che rende più brillante il colore della perlina e un filo scuro che smorza il colore.
L'ago puù essere un ago da perline o un ago da tappezzeria #28.
Il metodo piu' semplice di attaccare una perlina e' con un mezzo punto o con un quarto di punto.
Un metodo per evitare che le perle pendano o scivolino richiede due capi di filo. Attaccate la perlina con un mezzo punto, venendo su dal primo buco, attraversando la perlina, e andando giù nel secondo buco (in diagonale). Quindi, ritornate su dal primo buco, dividete i due capi di filo intorno alla perlina così che ognuno di essi vada su un lato, e tornate giù nel secondo buco.
Un'altra tecnica, che si dice vada bene per fare le righe, inizia con le perline attaccate lungo la riga con mezzi punti. Alla fine della riga, il filo è fatto correre indietro fino all'inizio attraverso le perline, sopra la stoffa.
Un altro metodo ancora utilizza un punto croce completo. Attaccate la perlina utilizzando un mezzo punto, quindi completate la croce attraversando di nuovo la perlina. L'ordine e la direzione dei due mezzi punti determina se il buco nella perlina punta da lato a lato o dall'alto in basso.

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24. Firmare e datare

Dovreste firmare e datare il vostro lavoro? fatelo! Siate orgogliose delle vostre capacità. Firmare può anche rendere un pezzo più prezioso, man mano che gli anni passano.
Alcune persone utilizzano inchiostro permanente e firmano sul bordo, dove verrà nascosto dalla cornice.
La maggior parte delle persone trova il modo di ricamare il loro nome e la data con lettere minute, su uno o due fili.
Ci sono diverse cose che potete fare per rendere una firma visibile ma non appariscente. Per esempio, utilizzare un colore che è solo di un tono o due più scuro della stoffa. O incorporare la firma in una ombra, utilizzando il colore dell'ombra. O metterla sotto un oggetto, utilizzando il colore dell'oggetto. O trovare un modo per renderla parte del disegno...

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25. Lavaggio e conservazione

Quanto avete finito di ricamare:

  • Lavate sempre il lavoro quando e' completato. Non importa quanto spesso lavate le mani prima di ricamare, ci saranno i grassi cutanei rimasti che potrebbero causare macchie e danni piu' tardi.

  • Non lavate a secco, se possibile. I prodotti chimici possono avere effetti a lungo termine. Se il lavoro viene perso dalla lavanderia, sarete rimborsati solo del costo dei materiali. Alcune stoffe e fibre (lana e seta) possono richiedere il lavaggio a secco. In questo caso, andate da un pulitore dall'ottima reputazione, e parlate ampiamente con lui del miglior modo per fare la pulitura.

  • Lavate a mano ciascun pezzo individualmente in acqua fredda o tiepida. Per gli oggetti estremamente delicati, utilizzate acqua distillata a temperatura ambiente. Per pulire, utilizzate qualcosa che sia a pH neutro e che non abbia agenti sbiancanti. Non usare Woolite, detergenti aggressivi o candeggina perché i colori possono stingere. Lasciate il progetto ammollo per diversi minuti. Risciacquate abbondantemente, ma non strofinate o strizzate. Se il colore stinge, ripetete il tutto fino a quando l'acqua rimane limpida. Alcune persone aggiungono aceto nell'acqua quando lavano a mano, per aiutare a impedire che i colori stingano.

  • Togliete il lavoro dall'acqua e mettetelo su un asciugamano di spugna bianco pulito. Arrotolatelo come un rotolo di pan di spagna, per togliere l'acqua in eccesso. Mentre è ancora umido, mettetelo a faccia in giù su paio di asciugamani e stiratelo con un ferro da stiro senza vapore con calore per lana o lino fino a quando è asciutto. Provate a non muovere avanti e indietro il ferro da stiro. Potreste usare un telo per ricoprirlo, in effetti dovreste usare un telo se ci sono fili metallici. Il processo di stirare fino a quando si asciuga previene asciugature irregolari e grinze della stoffa e dei filati. Lasciate asciugare il pezzo all'aria per altre 24 ore prima di incorniciare.

Filato che stinge

Se vedete che la tintura da uno dei filati ha macchiato la stoffa, cosa fare?
Se le fibre non sono lavabili, potreste essere sfortunate. Ma se sono lavabili, o se voi decidete che le cose sono messe così male che non avete nulla da perdere, provate il seguente consiglio.
Se la macchia appare mentre state lavando il ricamo, non lasciatelo asciugare. Risciacquate e lasciate a mollo il ricamo in acqua fredda. Continuate a risciacquare e lasciare a mollo fino a che la macchia è sparita e l'acqua di risciacquo è chiara. Il procedimento può richiedere pochi minuti o diverse ore.
Se vedete una macchia di tintura su un ricamo asciutto, mettete acqua molto fredda nel vostro lavandino o in un catino non metallico e piano. L'acqua dev'essere profonda solo quanto basta per coprire il ricamo mentre è adagiato in piano sul fondo del lavandino. Metteteci sopra uno strato di ghiaccio. Lasciate tutto in ammollo senza strofinare. Rimpiazzate l'acqua e il ghiaccio quando necessario.

Ruggine

Mescolate un cucchiaino da te di acido ossalico in una tazza di acqua bollente
Picchiettate le macchie con un panno pulito inzuppato nella soluzione e quindi sono sbiadite via fino a ridiventare un bel bianco. Dopo che si è asciugato lavate.

Segni di matita

Per i segni di matita, provate la gommapane.

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27. Montaggio, passepartout e cornici

Non tutti i lavori hanno bisogno di essere incorniciati come un quadro. I ricami si possono trovare anche su cuscini, biancheria, abbigliamento, coperchi di scatole, gioielli e così via.
Se volete incorniciare il vostro lavoro, qui ci sono alcuni suggerimenti.
Se portate il vostro lavoro da un corniciaio, chiedete se fanno cornici di conservazione. Assicuratevi che siano a conoscenza dei punti seguenti.

  • Non fare nulla che non possa essere disfatto diversi anni dopo.

  • Evitare qualsiasi cosa che possa esporre il lavoro a lungo a prodotti chimici, metalli o acidi.

  • Tagliare la cimosa prima di incorniciare.

  • Fare un zig-zag ai bordi, o cucire della mussola non candeggiata ai bordi.

  • Utilizzare cartoncino bianco non trattato come sostegno. Sono disponibili nei negozi di cornici, nei negozi di belle arti, e cartolerie. Fatevelo tagliare nel negozio, o usate un taglierino a casa. Fatelo di 3 mm piu' piccolo della cornice che utilizzerete. Evitate il cartoncino normale e la carta, poiché hanno alti contenuti di acidi. Gli acidi possono danneggiare la stoffa con il tempo. Non utilizzate cartoncini adesivi. Le sostanze chimiche possono danneggiare la stoffa, e la colla può diventare il pranzo per dei piccoli insetti.

  • Centrare il pezzo sul sostegno. Ripiegare sul dietro la stoffa in eccedenza e piegare in dentro gli angoli. La stoffa sul davanti dovrebbe essere tesa ma non tirata. Usare filo interdentale non cerato, filo da quilting o altro filo robusto per allacciare la stoffa al supporto. Allacciate prima i lati lunghi, cucendo da sinistra a destra e indietro, qualcosa di simile all'allacciare una scarpa con solo una estremità del laccio. Distanziate i punti di circa un pollice (2,5cm). Assicuratevi che il filo sia teso in maniera uniforme. Ripetete l'allacciamento per i lati cordi. Rimuovete gli spilli, poiche' anche gli spilli inossidabili potrebbero arrugginire nel tempo.

  • Se utilizzate i passepartout, assicuratevi che siano fatti di fibre vegetali naturali e senza acidi (anziché di polpa di legno riciclata e trattata). Prendete in considerazione questo tipo di passepartout anche per i passepartout doppi e tripli, dove non tutto il passepartout viene a contatto con la stoffa. I passepartout normali invecchiano molto piu' velocemente, e rilasciano esalazioni.

  • Dovreste usare il vetro? Come per le altre cose, sta a voi decidere. Da un lato, il vetro puo' proteggere dalla polvere e dall'inquinamento. Dall'altro lato, può intrappolare l'umidità e causare la muffa. Se utilizzate il vetro, accertatevi che non tocchi il ricamo. Degli spaziatori o un passe-partout vanno bene per questo scopo. Il vetro normale va bene. Il vetro antiriflesso standard non va bene, poiché lascia passare più raggi ultravioletti, e può rilasciare sostanze chimiche. Il vetro UV va molto bene, ma è costoso. Decidete quanto vale per voi il vostro lavoro, e siate disposti a pagare di conseguenza.

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29. Ricamare su altri supporti: Garza di seta

Il ricamo sulla garza di seta è in effetti una forma di piccolo punto, ma una persona con un po' di pratica di punto croce non dovrebbe aver problemi a ricamare sulla garza di seta (ad eccezione probabilmente di problemi di vista).
La stoffa è una speciale rete di seta fatta in origine per la professione medica per il trattamento di ustioni. Sebbene diverse misure di reti siano disponibili, quella più comunemente utilizzata per il ricamo è la 40-count. Questo significa 40 punti per pollice (circa 157 in 10 cm), o 1600 punti per pollice quadrato. Questa garza è molto costosa, a oltre 300$ (si', trecento dollari) per iarda (91,5 cm). Fortunatamente, anche poca stoffa dura per molto tempo. La garza venduta per il ricamo si trova normalmente montata in una cornice di cartoncino, ed è venduta in misure come 5" x 7" (12,7 x 18 cm). Tenete la garza nella cornice mentre ricamate, e rimuovetela dopo aver finito.
Il filo usato normalmente per il ricamo è di seta o di cotone. Usate un solo capo del filato. Non serve che la gugliata sia molto lunga, probabilmente 10" (25,4 cm) o giù di lì.
L'ago dovrebbe essere corto e appuntito, come un piccolo ago da ricamo.
Lo schema può essere uno qualsiasi degli schemi per il punto croce. Tenete presente che non sarete in grado di fare i quarti di punto. Inoltre, ogni aggiunta come le perline sarebbe troppo grossa. Notate che seguiamo la tradizione del punto croce piuttosto che quella del mezzo punto quando si tratta di riempire lo sfondo: non si riempie lo sfondo a meno che lo schema non lo richieda. La garza si può vedere.
Il punto utilizzato è il seguente: venite su nei numeri dispari e andate giù in quelli pari:

            

                 1    3    5
                /    /    /
               /    /    /
              /    /    /
             /    /    /
            /    /    /
           2    4    6

Non trasportate i fili sul retro in una zona che non verrà ricamata, perché trasparirebbero sul davanti.
Se avete problemi per vedere l'area di lavoro (e la maggior parte delle persone li avrà), utilizzate una lampada con lente di ingrandimento e tenete la garza su uno sfondo scuro.

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29.2. Canovaccio a perdere

Questo è un modo di fare i ricami a fili contati su tessuti con trama non regolare. Il canovaccio a perdere è un tipo speciale di stoffa a trama regolare disponibile in diverse dimensioni di trama. La stoffa è inusuale in quanto i suoi fili sono tenuti insieme dall'amido. Questo fornisce una griglia per fare il punto croce o altri ricami a fili contati. Quando il ricamo è terminato, il canovaccio viene rimosso inumidendolo per eliminare l'amido che tiene insieme i fili. I fili vengono quindi rimossi uno alla volta, con le pinzette.

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30. Attrezzatura: Aghi

Crune. Le scelte vanno da rotonda a ovale a ovale lunga o corta. Le crune tonde sono le piu' piccole, e le ovali lunghe le piu' larghe. Le ovali corte sono molto simili alle crune tonde, ma piu' convesse. Piu' larga e' la cruna, meno sfrega sul filo che state utilizzando. Il cotone perle' ha bisogno di una cruna ovale, cosi' come la lana da ricamo. Per il filo da cucito va bene una cruna tonda. Gli aghi piu' grossi hanno crune piu' grosse, ma la forma di base non cambia.

Diametri. E' cio' che rende diversa una misura di ago dall'altra. Piu' e' grosso l'ago e piu' e' piccolo il numero della misura. Ci sono due diverse numerazioni: una va da 1 a 15, l'altra da 13 a 28. In entrambi i casi un numero grande corrisponde ad un ago piccolo. Come diventano piccoli, gli aghi diventano anche piu' corti. Un numero basso corrisponde ad un ago piu' grosso e piu' lungo e con una cruna piu' grande.

Punte. Gli aghi da tappezzeria sono spuntati, mentre tutti gli altri aghi hanno una punta acuminata. Gli aghi per la pelle hanno una punta triangolare con piccole estremita' taglienti per tagliare un buco triangolare nella pelle mentre si usano. Anche alcuni aghi per vele sono fatti cosi'. Persino gli aghi per le perline sono appuntiti, sebbene siano spesso cosi' piccoli che diventa difficile dirlo.

Forma. Beh, sono tutti lunghi e sottili, ma la cruna crea o meno un rigonfiamento che fa differenza quando si fa il punto nodini (french knots) o il punto vapore (bullion knots). Per fare piu' facilmente questi punti, avrete bisogno di un ago scorrevole e un ago con la cruna tonda ha il minor rigonfiamento, mentre quello con la cruna ovale ha il piu' grosso rigonfiamento. Gli aghi per trapunte e da tappezzieri sono curvi, per fare i punti nella stoffa dove il rovescio non e' raggiungibile.

Lunghezza. Alcuni aghi sono molto lunghi, come quelli per infilare perline, da modista, o per fare le bambole. Alcuni sono cosi' corti che non ci avreste mai pensato, come i "betweens" che misurano meno di un pollice (quindi meno di 2,5 cm). La lunghezza varia a seconda dello scopo, ma gli aghi di diametro maggiore sono anche piu' lunghi dello stesso tipo di ago di misura minore. Cosi' un ago 18 da tappezzeria sara' piu' lungo e grosso di un ago 24 da tappezzeria.

Cosi', mettiamo insieme tutto questo ed elenchiamo quali caratteristiche hanno i diversi tipi di ago.

Tappezzeria. Cruna ovale (le misure piu' piccole hanno un ovale allungato), lunghezza media, spuntati. Misure da 13 a 28. Utilizzi comuni: punto croce, mezzopunto, lavori a fili contati.
Ricamo. Cruna ovale, lunghezza media, appuntiti. Misure da 1 a 13. Utilizzi comuni: ricamo, ricamo con nastri (ribbon embroidery), ricamo con lana, punto smock con filati speciali.
Sharps (appuntiti generici). Cruna tonda, lunghezza media, appuntiti. Misure da 1 a 13. Utilizzi comuni: cucito a mano, punto vapore (bullion knots) e punto nodini (french knot) nei lavori a fili contati, punto smock.
Betweens. Cruna tonda, corti, appuntiti. Misure da 1 a 13, difficile trovarli piu' grandi del numero 7. Utilizzi comuni: quilting a mano, ricami minuti come il punto ombra.
Beading (per perline). Cruna tonda, molto lunghi, appuntiti. Misure da 10 a 15 corrispondenti all'insieme di misure 13-28. Utilizzi comuni: applicazione di perline e di paillettes.


30.2. Telai e simili

La maggior parte di coloro che preferiscono la stoffa tesa tendono ad evitare i telai tondi (hoop) a favore dei telai a rullo (scrollbars) o a cornice (stretcher bars) quando lavorano sul lino, poiché i telai tondi possono danneggiare la stoffa.
Mettete il vostro lavoro nel telaio dal rovescio. Questo fa sì che il davanti del disegno non tocchi nulla quando il telaio è appoggiato. Da' anche maggior agio sul rovescio per fissare le gugliate.

  • Supporti per telai. La maggior parte degli articoli successivi possono essere utilizzati con un supporto. Ad alcune persone piacciono i supporti, poiché possono ricamare "a due mani". Questo è un metodo nel quale una mano è sempre al di sopra della stoffa e l'altra è sempre al di sotto. Anche le persone che hanno problemi a reggere i lavori per lungo tempo possono trovare utili i supporti--essi aiutano ad evitare o ridurre gli effetti di tendiniti, artriti e crampi.
    Ci sono supporti da grembo che stanno a cavalcioni del grembo della ricamatrice o che sono ancorati da una parte e hanno una parte su cui sedersi. I supporti piu' grossi sono modelli da terra e possono richiedere una grossa quantita' di spazio. Alcuni sono forniti di supporti per gli schemi, sostegni per lampade e anche portariviste.
    Un beneficio secondario e' che i supporti sono normalmente bene in vista con il lavoro corrente molto visibile, pronto per ricevere complimenti e che reclama di essere ricamato.

  • Telai rotondi: sono fatti di legno o di plastica, sono poco costosi, si trovano facilmente e ci sono anche alcuni di forma ovale. Una variante del telaio rotondo e' costituita da un anello esterno di plastica e da una anello a molla interno di metallo.

  • Telai a rullo. Un set di scroll bars consiste in due scroll bars di legno e due spaziatori. La stoffa e' attaccata alle scroll bars (che assomigliano a tondini). Gli spaziatori tengono distanti le scroll rods. Queste possono essere attaccate con viti ad aletta (piu' economiche) o con pomoli di legno (piu' costosi).
    Ci sono diversi modi di attaccare la stoffa. Una barra puo' avere una striscia di materiale resistente graffettata su di essa. La stoffa del lavoro viene quindi imbastita, utilizzando un filato robusto come quello per quilting. Un altro tipo ha una fessura nella barra in cui viene piazzata l'estremita' della stoffa. Una terza modalita' utilizza una scanalatura nella barra e un bastoncino per tenere la stoffa nella scanalatura.
    Le barre e i distanziatori sono disponibili in molte misure. Scegliete la barra di una misura un po' piu' larga della vostra stoffa. La parte di stoffa piu' lunga degli spaziatori viene arrotolata sulle barre.
    Una parte maggiore di lavoro e' visibile rispetto ai telai tondi. La tensione non e' uguale nelle direzioni orizzontale e verticale, ma questo non si nota troppo se la tensione delle barre e' tenuta molto ferma.
    E' possibile acquistare un set di base di barre ad un prezzo abbastanza economico, cosi' potete provarle e vedere se vi piace.
    Suggerimento--Segnate il centro delle barre, per centrare piu' facilmente la stoffa. Quanto imbastite la stoffa sulle barre, partite dal centro e lavorate verso le estremita'.


31. Trama e ordito

Importa in quale senso vanno la trama e l'ordito quando si fa un ricamo a punto croce?
Nella tessitura, i fili dell'ordito vanno in senso verticale, mentre quelli della trama vanno in senso orizzontale. La cimosa va in senso verticale, nella stessa direzione dell'ordito.
Alcune persone raccomandano di ricamare in modo che i fili dell'ordito vadano dall'alto in basso, con la cimosa a lato. Se il lavoro deve essere appeso dall'alto, come un bell pull, potrebbe fare una differenza.
In generale, le direzioni della trama e dell'ordito influenzano il punto croce? Ci sono opinioni decise per entrambe le possibilita'. Se notate una differenza, allora fate quello che risulta meglio.
Se si vuole determinare trama e ordito su un pezzo di lino senza cimosa:

  • Sfilare un filo da ciascuna direzione. Il filo dell'ordito sara' piu' diritto, mentre quello della trama sara' ondulato.

  • Se la stoffa e' quadrata, rimuovere un filo da ciascuna direzione. Il filo piu' corto sara' dell'ordito e quello piu' lungo della trama.

  • Tirare leggermente la stoffa. I fili dell'ordito non si estenderanno quanto quelli della trama.

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31.2. Il "diritto" del lino

I lini hanno un diritto e un rovescio? E se si', dovremmo badarci? Le argomentazioni di "il lino ha un diritto":

  • Tirare leggermente sulla diagonale. Gli angoli della stoffa si arrotoleranno verso il davanti.

  • Nel tempo, i punti fatti sul lato sbagliato possono diventare distorti.

Le argomentazioni di "il lino non ha un diritto" e "il lino ha un diritto ma non ha importanza":

  • Alcuni lini hanno un lato piu' lucente, ma questo e' dovuto a trattamenti successivi alla tessitura.

  • Se anche un esperto ha difficolta' a dire la differenza, non deve essere poi cosi' importante.

  • I tessitori di una delle grandi fabbriche di tessuti da ricamo dicono che i due lati sono identici.

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32. La quantita' di filato per punto croce

La quantità di filo necessaria per un progetto può variare da ricamatrice a ricamatrice. Lo schema sottoindicato dovrebbe essere utilizzato solo come una guida generale. Potreste ottenere meno punti per matassina se state facendo un progetto molto complesso o se avete una "mano" morbida.
Trovate il "count" (numero di punti per pollice) nella colonna di sinistra, e andate avanti nella riga.
Trovate il numero di fili utilizzati in cima alla tabella e andate in giù.
Il numero di punti per matassina di filo si trova dove i due si intersecano.

             Numero di capi
               1       2       3       4       5       6
        ------------------------------------------------
C   6  |    1530     765    510     382     306     255
o   7  |    1785     892     595     446     357     297
u   8  |    2040    1020     680     510     408     340
n   9  |    2295    1147     765     573     459     382
t  10  |    2550    1275     850     637     510     425
   11  |    2805    1402     935     701     561     467
   12  |    3060    1530    1020     765     612     510
   13  |    3315    1657    1105     828     663     552
   14  |    3570    1785    1190     892     714     595
   15  |    3825    1912    1275     956     765     637
   16  |    4080    2040    1360    1020     816     680
   17  |    4335    2167    1445    1083     867     722
   18  |    4590    2295    1530    1147     918     765
   19  |    4845    2422    1615    1211     969     807
   20  |    5100    2550    1700    1275    1020     850
   21  |    5355    2677    1785    1338    1071     892
   22  |    5610    2805    1870    1402    1122     935
   23  |    5865    2932    1955    1466    1173     977
   24  |    6120    3060    2040    1530    1224    1020
   25  |    6375    3187    2125    1593    1275    1062
   26  |    6630    3315    2210    1657    1326    1105
   27  |    6885    3442    2295    1721    1377    1147
   28  |    7140    3570    2380    1785    1428    1190
   29  |    7395    3697    2465    1848    1479    1232
   30  |    7650    3825    2550    1912    1530    1275
   31  |    7905    3952    2635    1976    1581    1317
   32  |    8160    4080    2720    2040    1632    1360
   33  |    8415    4207    2805    2103    1683    1402
   34  |    8670    4335    2890    2167    1734    1445
   35  |    8925    4462    2975    2231    1785    1487
   36  |    9180    4590    3060    2295    1836    1530
   37  |    9435    4717    3145    2358    1887    1572
   38  |    9690    4845    3230    2422    1938    1615
   39  |    9945    4972    3315    2486    1989    1657
   40  |   10200    5100    3400    2550    2040    1700
   41  |   10455    5227    3485    2613    2091    1742
   42  |   10710    5355    3570    2677    2142    1785
   43  |   10965    5482    3655    2741    2193    1827
   44  |   11220    5610    3740    2805    2244    1870
   45  |   11475    5737    3825    2868    2295    1912
   46  |   11730    5865    3910    2932    2346    1955
   47  |   11985    5992    3995    2996    2397    1997
   48  |   12240    6120    4080    3060    2448    2040
   49  |   12495    6247    4165    3123    2499    2082
   50  |   12750    6375    4250    3187    2550    2125
   51  |   13005    6502    4335    3251    2601    2167
   52  |   13260    6630    4420    3315    2652    2210
   53  |   13515    6757    4505    3378    2703    2252
   54  |   13770    6885    4590    3442    2754    2295
   55  |   14025    7012    4675    3506    2805    2337

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Versione italiana di Needlework FAQ: Counted Cross Stitch Tutorial - Kathleen M. Dyer - June 13, 2000
Copyright 1994-2000 Kathleen M. Dyer - All rights reserved - Traduzione di Stefania Bressan

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